giovedì 28 gennaio 2010

Ecco una lista di compensi rai peri presentatori (compensi non sono perfettamente quelli ma rendono un’idea delle cifre):

Roberto Benigni: 6 milioni di euro
Fabio Fazio : 2 milioni
Simona Ventura: 1,8 milioni
Antonella Clerici: 1,5 milioni
Milly Carlucci: 1,2 milioni
Paolo Bonolis: 1 milione
Bruno Vespa: 1,187 milioni
Michele Cucuzza: 0,700 milioni
Michele Santoro: 0,684 milioni
Daria Bignardi: 0,600 milioni
Lamberto Sposini: 0,600 milioni
Massimo Giletti: 0,400 milioni
Caterina Balivo: 0,100 milioni
Veronica Maya: 0,100 milioni


mercoledì 27 gennaio 2010

Quando ricomprare ?

A tutti verrà in mente... ma se ora non bisogna comprare... quando sarà il caso di farlo ?
Bè sicuramente è impossibile saperlo con certezza ma si può avere una linea di massima da seguire e penso che questi valori, che ora indicherò potranno essere significativi.

Fiat 4,75
Enel 3.00
Intesa San Paolo 1,50
Generali 12.50
Banco Popolare di Milano 2.00

A voi sembrano prezzi incredibili ma vi ricordo che un anno fa Unicredit quotava 0,60 euro e oggi vale poco più di 2,00 sicuramente un rientro in quell'area potrebbe essere un ottima occasione di accumulo per medio periodo.


AVVERTENZA LEGALE:
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Situazione S&P 500

Il principale indice del mondo ha finito (forse??) la lunga cavalcata iniziata nel mese di marzo dello scorso anno (2009) quando da 670 punti l'indice iniziò un lungo rally che lo ha portato a 1150 nel mese di gennaio di quest'anno.
Ora da qualche giorno si nota sia graficamente che grazie ai fondamentali che la crisi economica non è effettivamente così superata.
Fresca è la notizia che la fiat per la prima volta metterà in cassa integrazione l'intero suo nucleo operativo di operai. Due settimane di stop completo.
Ma torniamo ai grafici !
Ora la correzione si poggia pericolosamente su 1085, bivio tra il pessimismo e l'ottimismo.
Al di sotto di questo supporto si apre la strada per una nuova ondata (pensante??) di vendite.
Sinceramente non avrei mai creduto che il mercato potesse rimbalzare così fortemente, ma forse è stato voluto apposta per cercare di far entrare quanta più gente possibile.... tanto alla fine chi rimane con il cerino in mano non è mai "chi conta".
Per chi non è entrato e non vuole iniziare operazioni short il consiglio è di stare a casa a guardare la tv.... oppure di uscire, ma di certo non entrare nel mercato azionario.
Per chi è dentro uscire nel caso di chiusura giornalliera sotto i 1000 punti di S&P 500
Se si è coraggiosi è consigliabile acquistare ETF short su Italia, Germania e Cina.... stop loss i massimi di Gennaio 2010.

Buon trading!

Alla prossima!

Gabriele Lettera
(sesto classificato al campionato Top Trader di Borsa con denaro reale - 2008)

lunedì 25 gennaio 2010

SONDAGGIO ELEZIONI REGIONALI IN PIEMONTE

Sondaggio di Piepoli: nelle coalizioni il centrodestra avanti di un punto

MAURIZIO TROPEANO

TORINO

Se si votasse oggi per le regionali la vittoria o la sconfitta di Mercedes Bresso e Roberto Cota si giocherebbe sulla base di poche migliaia di voti. La presidente uscente, infatti, è in testa nelle intenzioni di voto, 47% a 45%, mentre la coalizione di centrodestra è in vantaggio di un punto su quella di centrosinistra con dentro l’Udc e senza Rifondazione e Radicali. Il testa a testa è il risultato di un sondaggio eseguito dall’Istituto Piepoli dal 14 al 18 gennaio su un campione di 800 piemontesi. Di questi l’8% dichiara di voler votare un terzo candidato e il 13 per cento non ha ancora scelto.

I due sfidanti
Bresso si conferma con un livello di conoscenza e di fiducia più alto rispetto a Cota «anche grazie al giudizio positivo dei cittadini nei confronti dell’operato della giunta», spiega il ricercatore Andrea Tozzi. Il 52% del campione, infatti, esprime soddisfazione per il lavoro svolto dalla giunta di centrosinistra, mentre il 43 per cento è insoddisfatto. E così l’83% del campione afferma di conoscere la presidente e il 60% di avere fiducia in lei.

Il capogruppo della Lega Nord alla Camera è conosciuto dal 66 per cento dei piemontesi e il 43% ha fiducia in lui. Interessante poi la percezione che i piemontesi hanno dei due sfidanti. Bresso viene percepita come determinata e onesta dal 70% degli intervistati. Percentuali che scendono al 65 e al 57 per cento per Cota. La presidente poi fa sognare un futuro migliore più di quanto sia in grado di fare Cota (52% contro 41) ed è più vicina alla gente (55 contro 53). Secondo Tozzi, però, «i margini di possibile crescita per il candidato della Lega Nord e del centrodestra stanno nella sua capacità di aumentare la sua conoscenza tra i piemontesi».

I partiti

Secondo il sondaggio il Pd, con il 32%, è il primo partito in Piemonte. Supera di un punto il Pdl. La coalizione di centrodestra è però al 47 (la Lega Nord, in crescita, raggiunge il 16%) mentre il centrosinistra con l’Udc (oggi sarà ufficialmente firmata l’alleanza politica e programmatica tra il partito di Casini e la Bresso) si ferma al 46, ma centristi e Italia dei Valori perdono consensi rispetto alle Europee. Il sondaggio, per ora, testa solo i partiti maggiori ed esclude dalla coalizione pro-Bresso i radicali e la Federazione della Sinistra.

Le piccole formazioni
Tozzi sottolinea come solo con una «visione più definita delle alleanze si potrà chiarire meglio il quadro politico». Sulla carta Sinistra e radicali valgono il 2% a testa e Bresso e il Pd stanno cercando di definire con i primi un’intesa tecnica mentre i secondi dovrebbero essere nella coalizione. Cota, però, potrebbe contare sui voti della Destra e della Dc (attualmente conteggiati sotto la voce altri con una stima del 3%). E poi restano da definire eventuali alleanze con i Pensionati (il consigliere Giovine però è stato visto aggirarsi all’inaugurazione della sede elettorale della Bresso).

E la Bresso potrà contare sull’appoggio della lista del presidente, Insieme per Bresso - resta da capire se recupererà voti al di fuori del Pd o se li drenerà - e dei Moderati che saranno guidati dall’assessore Deorsola. Con questi numeri e con queste incognite è difficile delineare linee di tendenza definite: «La situazione è ancora fortemente incerta» dice Tozzi. Il sondaggio non fa che confermare che il Piemonte sarà una delle Regioni in bilico tra i due schieramenti.

Notizie dal PDL

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