Sondaggio di Piepoli: nelle coalizioni il centrodestra avanti di un punto
MAURIZIO TROPEANO
Se si votasse oggi per le regionali la vittoria o la sconfitta di Mercedes Bresso e Roberto Cota si giocherebbe sulla base di poche migliaia di voti. La presidente uscente, infatti, è in testa nelle intenzioni di voto, 47% a 45%, mentre la coalizione di centrodestra è in vantaggio di un punto su quella di centrosinistra con dentro l’Udc e senza Rifondazione e Radicali. Il testa a testa è il risultato di un sondaggio eseguito dall’Istituto Piepoli dal 14 al 18 gennaio su un campione di 800 piemontesi. Di questi l’8% dichiara di voler votare un terzo candidato e il 13 per cento non ha ancora scelto.
I due sfidanti
Bresso si conferma con un livello di conoscenza e di fiducia più alto rispetto a Cota «anche grazie al giudizio positivo dei cittadini nei confronti dell’operato della giunta», spiega il ricercatore Andrea Tozzi. Il 52% del campione, infatti, esprime soddisfazione per il lavoro svolto dalla giunta di centrosinistra, mentre il 43 per cento è insoddisfatto. E così l’83% del campione afferma di conoscere la presidente e il 60% di avere fiducia in lei.
Il capogruppo della Lega Nord alla Camera è conosciuto dal 66 per cento dei piemontesi e il 43% ha fiducia in lui. Interessante poi la percezione che i piemontesi hanno dei due sfidanti. Bresso viene percepita come determinata e onesta dal 70% degli intervistati. Percentuali che scendono al 65 e al 57 per cento per Cota. La presidente poi fa sognare un futuro migliore più di quanto sia in grado di fare Cota (52% contro 41) ed è più vicina alla gente (55 contro 53). Secondo Tozzi, però, «i margini di possibile crescita per il candidato della Lega Nord e del centrodestra stanno nella sua capacità di aumentare la sua conoscenza tra i piemontesi».
I partiti
Secondo il sondaggio il Pd, con il 32%, è il primo partito in Piemonte. Supera di un punto il Pdl. La coalizione di centrodestra è però al 47 (la Lega Nord, in crescita, raggiunge il 16%) mentre il centrosinistra con l’Udc (oggi sarà ufficialmente firmata l’alleanza politica e programmatica tra il partito di Casini e la Bresso) si ferma al 46, ma centristi e Italia dei Valori perdono consensi rispetto alle Europee. Il sondaggio, per ora, testa solo i partiti maggiori ed esclude dalla coalizione pro-Bresso i radicali e la Federazione della Sinistra.
Le piccole formazioni
Tozzi sottolinea come solo con una «visione più definita delle alleanze si potrà chiarire meglio il quadro politico». Sulla carta Sinistra e radicali valgono il 2% a testa e Bresso e il Pd stanno cercando di definire con i primi un’intesa tecnica mentre i secondi dovrebbero essere nella coalizione. Cota, però, potrebbe contare sui voti della Destra e della Dc (attualmente conteggiati sotto la voce altri con una stima del 3%). E poi restano da definire eventuali alleanze con i Pensionati (il consigliere Giovine però è stato visto aggirarsi all’inaugurazione della sede elettorale della Bresso).
E la Bresso potrà contare sull’appoggio della lista del presidente, Insieme per Bresso - resta da capire se recupererà voti al di fuori del Pd o se li drenerà - e dei Moderati che saranno guidati dall’assessore Deorsola. Con questi numeri e con queste incognite è difficile delineare linee di tendenza definite: «La situazione è ancora fortemente incerta» dice Tozzi. Il sondaggio non fa che confermare che il Piemonte sarà una delle Regioni in bilico tra i due schieramenti.
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